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Strada Romantica delle Langhe e del Roero
Camerana

Centinaia di orchidee e altri fiori


L’antica torre

Camerana, a ridosso della Valle Bormida e dall’Alta Valle Belbo, è costituita da una serie di borgate adagiate su un’ampia conca del fondovalle lungo la Bormida. Incastonato fra rigogliosi boschi, la Selva Pallarea e il bosco del Foresto, il pianoro si protende verso la Valle Belbo fino al capoluogo, il borgo di Villa, annunciato dallo svettare dell’antica torre: come un testardo baluardo, si erge ancora in piedi a dispetto del passare dei secoli, tra resti di mura e fondamenta dell’antico maniero. Notizie di questa presenza fortificata si hanno già a partire dal X secolo: nel 967, in un documento in cui si concedono le rendite delle pievi a Bernardo, Vescovo di Savona, si fa menzione di un appostamento difensivo sul luogo. Non era, pare, che una piccola casaforte a presidio e difesa della zona, importante però per via della sua posizione, a cavallo delle maggiori vie di comunicazione che collegavano l’entroterra piemontese con la riviera ligure, la cosiddetta “via del sale“. Nel XV secolo l’antica fortificazione fu trasformata in castello. Sopravvissuto per un millennio a guerre, pestilenze e cataclismi, l’edificio fu demolito nel 1937 dagli abitanti del borgo: si salvò la torre, solo per il fatto che nessuno sapeva come abbatterla. Dalla sua sommità, a trenta metri d’altezza, si gode di un panorama affascinante: lo sguardo spazia sul sottostante borgo di Villa e sull’intera valle Bormida.

Il patrimonio floristico

Da visitare la barocca Chiesa della S.S. Annunziata con il prezioso altare maggiore di finissimo marmo policromo con lavorazione a mosaico. Anche qui, poi, è la natura a regalare grandi emozioni: la Riserva naturale alle Sorgenti del Belbo, tra i paesi di Montezemolo, Camerana e Saliceto, è un angolo di Langa diverso e unico, ancora incontaminato, area perfetta per escursioni, passeggiate a cavallo e itinerari in mountain bike, ma anche per lo sci di fondo. L’ingegno contadino ha imparato a servirsi di tutto ciò che la natura offre: erbe, arbusti e alberi in cucina, in medicina, nella costruzione di abitazioni, nella fabbricazione di strumenti o a scopi ornamentali. Molti sono i frutti spontanei che la natura offre all’uomo: le castagne o le noci, con il loro alto valore energetico, sono ingredienti base di numerose ricette di cucina tipica langarola. Le piante e le erbe entrano così frequentemente nelle case per curare e per cucinare: l’ortica, ad esempio, viene adoperata come ripieno per gli agnolotti, mentre la malva è utilizzata per le sue proprietà sedative. Nonostante gli usi quotidiani, non bisogna tuttavia dimenticare che molte piante sono soggette a protezione assoluta, grazie a una normativa regionale che vieta la raccolta di circa 70 specie nel territorio di Langhe e Roero, tra cui assolutamente protetto risulta essere il tesoro di 43 specie di orchidee: le varietà che crescono qui rappresentano quasi la metà del patrimonio italiano, tanto da rendere unico e pregevole il patrimonio floristico langarolo.

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Una passeggiata nei dintorni


Cliccate sui punti della mappa per scoprire quali sono i luoghi caratteristici della tappa e dove si trovano. Per conoscere la loro storia e magari visitarli date uno sguardo alla descrizione dell’itinerario. La lettera abbinata vi aiuterà a ricostruire la passeggiata.


Descrizione dell'itinerario

Informazioni utili

Contatti Comune
Telefono 0174 96021
www.comune.camerana.cn.it

Sentieri tracciati
Alcuni sentieri partono dal Rifugio La Pavoncella
Di Albero in Albero

Manifestazioni
Mangiatour (luglio)

Indicazioni per raggiungere il punto tappa
Google Maps


Accessibilità

Il punto tappa di Camerana è costituito dal punto panoramico ai piedi della Torre, sovrastante il borgo di Villa, in prossimità del centro abitato e raggiungibile a piedi o in auto dalla piazza centrale del borgo di Villa.

Stato attuale di accessibilità: complessivamente il punto-tappa non può essere considerato accessibile, sia per persone utilizzanti una carrozzina a ruota, sia per persone non vedenti o con significativi problemi di visione che vogliano percorrere in autonomia. Non ci sono elementi che possano guidare in totale autonomia persone non vedenti. Con assistenza di persone preparate o con accompagnatore, il tragitto è ovviamente percorribile da non vedenti e ipovedenti. Gli elementi che compromettono l’accessibilità sono costituiti da: irregolarità e sconnessione del fondo dello spiazzo ai piedi della Torre e difficoltà di arrivo a tale spiazzo per le caratteristiche morfologiche del sito, tra cui le ripide pendenze e il fondo discontinuo. Altro elemento di inaccessibilità è dato dalla collocazione di alcuni elementi del punto tappa in area a prato con elevato declivio e con pendenza in più direzioni.